Val d'Elsa in Toscana
Banca di Cambiano

Storia

Barberino Val d'Elsa

Comune italiano nella Provincia di Firenze e nella Regione Toscana, situato a circa 30 Km (19 miglia), a sud di Firenze. L'abitato di Barberino Val d'Elsa si trova nella valle dalla quale ha preso il nome. Il centro della città è ancora circondato da un'antica cinta muraria fortificata. Nella "Piazza Barberino" vi è la chiesa di San Bartolomeo che conserva i resti di una "Annunciazione" opera della scuola di Giotto (secolo XIV-XV), e un busto in bronzo di Pietro Tacca. La "Via Francesco da Barberino" conduce alla "Porta Senese" del secolo XIV e allo "Ospedale dei Pellegrini" che risale al 1365. La dinastia della nobile famiglia Barberini ebbe origine a Barberino Val d'Elsa nel secolo XI.
Fonte: Wikipedia

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Indagine

Storico Artistica

La Paneretta

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UBICAZIONE: in posizione isolata e dominante, sulla destra della strada di collegamento locale che conduce da Poggibonsi a Monsanto e oltre.
CENNI STORICI: nel XV secolo le famiglie Capponi e Vettori ampliarono un’antica torre di vigilanza della quale erano proprietari, trasformandola nel castello La Paneretta che cento anni dopo ebbe un restauro migliorativo e ne furono affrescate le pareti interne dal pittore fiorentino Bernardo Poccetti. Altri lavori furono effettuati dai successivi proprietari: nel 1669 dai Riccardi e nel 1871 dagli Strozzi.
DESCRIZIONE: castello di notevoli dimensioni, con un fabbricato centrale a pianta quadrata, più tre torri delle quali una a pianta circolare e una quarta torre con copertura a tetto. La facciata principale, con grande portale, si apre su un ampio giardino.

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Sant'Appiano

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UBICAZIONE: in mezzo ad un piccolo gruppo di case, su una deviazione, a destra, della via Cassia, nel tratto che conduce da Barberino Val d’Elsa a Poggibonsi.
CENNI STORICI: nel 990 risulta l’esistenza del “plebato” di Sant’Appiano; nel 1171 crolla, per motivi imprecisati, la torre campanaria che danneggia l’edifcio di culto, subito restaurato. Dopo un periodo di prosperità, la pieve ha una decadenza totale, tanto che nel 1446 deve essere restaurata la navata sinistra. Nel 1701 viene demolito, perché pericolante, il battistero altomedievale, davanti alla facciata, fortunatamente reinserito nel 1893.
DESCRIZIONE: pieve a pianta basilicale con tre navate e unica abside centrale. Facciata asimmetrica con parte protoromanica e parte romanica evoluta. Attigua è la canonica e i resti del chiostro del XIII secolo. Di fronte alla facciata i pilastri del citato battistero.

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San Michele a Semifonte

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UBICAZIONE: in posizione isolata e dominante, sulla strada che conduce da Barberino Val d’Elsa a Certaldo, passando da San Donnino.
CENNI STORICI: la cappella commemorativa della città di Semifonte, distrutta dai Fiorentini agli inizi del XIII secolo, venne realizzata nel '500 per volere di un illustre prelato, Giovan Battista Capponi, canonico di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Progettisti furono gli architetti Santi di Tito e Gregorio Pagani che presero a modello la cupola del duomo di Firenze, opera di Filippo Brunelleschi. Fece seguito un lento processo di degrado che ha determinato un recentissimo intervento di restauro.
DESCRIZIONE: l’edificio di culto, con pianta ottagonale, come si conviene ad una cappella commemorativa, ha la linea severa ed essenziale dell’architettura rinascimentale e, in proporzioni ridotte, è del tutto simile alla citata cupola del duomo di Firenze.

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Tignano

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UBICAZIONE: in posizione elevata, raggiungibile percorrendo una deviazione, a destra, della strada statale n. 2, Cassia, nel tratto Barberino Val d’Elsa - Tavarnelle Val di Pesa.
CENNI STORICI: la nascita di Tignano, come castello fortificato, si può far risalire alla fine del XII secolo o agli inizi del successivo. E’ noto, altresì, che nel '500 era inserito nella podesteria di Barberino Val d’Elsa, a sua volta nel vicariato di Certaldo.
Terminata la funzione militare, si trasformò in borgo o villaggio che conserva molte delle antiche caratteristiche.
DESCRIZIONE: si tratta di un grazioso piccolo borgo con cinta muraria prevalentemente in pietra, nella quale si apre una grande porta con arco a sesto leggermente ribassato, posta a fianco di una solida costruzione, una volta con probabili funzioni di cassero. All’interno della cinta muraria una piazza con intorno i fabbricati principali.

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San Giorgio Allerosso

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UBICAZIONE: in posizione isolata e dominante, a brevissima distanza dalla strada di collegamento locale che viene da San Donato in Poggio e prosegue in direzione di Siena.
CENNI STORICI: risale al 19 Aprile 1184 il primo documento relativo alla chiesa in esame, nota per offrire ospitalità ai viandanti, oltre che per uno scontro armato tra soldati fiorentini e senesi.
Il degrado e l’abbandono furono una conseguenza del ridotto transito sulla strada vicina, già usata dai pellegrini che da Firenze raggiungevano la via Francigena.
DESCRIZIONE: fabbricato a pianta rettangolare, non absidato, realizzato con pietre squadrate e allineate. Sulle pareti laterali vi sono le tracce di due porte, opposte l’una all’altra, ora tamponate e ridotte a finestre.
Nella facciata si apre l’ingresso principale, oltre a una monofora e un rosone. Il tetto è scoperchiato da tempo e la parete posteriore presenta una profonda lesione verticale.

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San Martino a Pastine

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UBICAZIONE: in mezzo a un gruppo di fabbricati che fanno parte del piccolo nucleo urbano di Pastine, sulla strada di collegamento locale che conduce da Barberino Val d’Elsa a Vico d’Elsa.
CENNI STORICI: chiesa esistente nel XII secolo e dedicata a San Martino protettore dei viandanti, in quanto posta su una strada di transito che univa Barberino Val d’Elsa alla parte più bassa della valle. Dopo essere stata a lungo sotto il patronato e le cure della famiglia Ubaldini, ebbe un periodo di decadenza culturale e architettonica, con sporadici interventi di restauro che non ne modificarono molto l’impianto originario.
DESCRIZIONE: è ben visibile la facciata, costituita da pietre di arenaria e di travertino, con portale, soprastante arco cieco, stemma gentilizio della famiglia Ubaldini e rosone con ai lati due frammenti di marmo bianco di epoca romano‐imperiale.
La parete di destra per chi guarda, mostra tracce di incendi e quella di sinistra un avvallamento semicoperto da un fabbricato abbastanza recente. L’abside in pietra presenta chiare manifestazioni di degrado.

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Barberino Val d'Elsa

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