Storia
Castelfiorentino
Comune nella Provincia di Firenze e nella Regione Toscana. Si trova nella valle formata dal fiume Elsa ed è distante da Firenze 30 Km e da Pisa 40 Km. A Castelfiorentino sono da segnalare: il Santuario di Santa Verdiana, la Santa Patrona della città, del XVIII secolo - La chiesa collegiale dei Santi Lorenzo e Leonardo, dei secoli XIII e XIV, con un crocifisso di Giovanni Pisano del secolo XIV - La chiesa romanico-gotica di San Francesco, del XIII secolo, con una "Madonna con Bambino" di Taddeo Gaddi (e opere di Cenni di Francesco, Giovanni del Biondo e altri pittori del secolo XV di scuola fiorentina) - La Pieve (chiesa plebana), dei Santi Ippolito e Biagio, con un crocifisso del secolo XIV e due affreschi del secolo XV - L'Oratorio dei Santi Lorenzo e Barbara.
Fonte: Wikipedia
Indagine
Storico Artistica
Castello di Oliveto Mostra Posizione
UBICAZIONE: in posizione isolata e dominante, su una deviazione, a sinistra, della strada che conduce da Castelfiorentino a Certaldo.
CENNI STORICI: un appezzamento di terreno chiamato Oliveto venne acquistato dal nobile fiorentino Puccio Pucci che, nel 1424 vi fece costruire un grande castello turrito e merlato, da destinare a residenza estiva.
Il castello di Oliveto fu per lungo tempo un luogo d’incontro di personaggi famosi ed ebbe periodici interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che lo hanno mantenuto in ottime condizioni.
DESCRIZIONE: l’imponenza del castello di Oliveto è accentuata dai torrioni con merlatura guelfa che ne fanno un esempio di architettura militare quattrocentesca, con il compromesso della destinazione ad abitazione civile. L’interno è costituito, in gran parte, da numerose sale arredate con cura, in base a un gusto raffinato immutabile nel tempo.
SS. Pietro e Paolo a Coiano Mostra Posizione
UBICAZIONE: in posizione dominante, su una deviazione, a destra, della strada che conduce da Castelfiorentino a Ponte a Egola, passando dalla località Casastrada.
CENNI STORICI: la prima notizia della pieve è del 990, quando Sigeric, arcivescovo di Canterbury, segnò in un suo diario le tappe della via Francigena “collinare”. Nel secolo XI la stessa pieve subì delle trasformazioni e successivamente fu sotto il patronato dei Machiavelli di Firenze. Nell’Ottocento, ridotta in stato di degrado, venne restaurata.
DESCRIZIONE: la pieve, posta al culmine di una scalinata, ha struttura basilicale, con tre navate all'interno, due file di sei colonne e una sola abside.
Grande portale in facciata, con architrave ed arco a tutto sesto, più in alto una serie di archetti ciechi d’ispirazione pisana e una bella bifora. A destra una possente torre campanaria.
Castelnuovo d'Elsa Mostra Posizione
UBICAZIONE: nel centro abitato di Castelnuovo d’Elsa, già castello medievale in posizione elevata, al quale si arriva percorrendo una deviazione, a sinistra, della strada che conduce da Castelfiorentino a San Miniato, passando dalla località Dogana.
CENNI STORICI: chiesa risalente al '300, quando Castelnuovo d’Elsa era in pieno sviluppo sociale ed economico.
Nel secolo successivo venne costruito un ospedale a fianco della stessa chiesa il cui interno fu abbellito con opere pittoriche, ma non vi furono, né allora, né in seguito, interventi particolari di restauro trasformativo.
DESCRIZIONE: fabbricato in mattoni, con facciata occupata in buona parte da un grande portale con architrave, soprastante arco a sesto acuto e rosone. L’interno, a una sola navata, conserva le accennate opere pittoriche, attribuite ad una scuola fiorentina.
Sant'Ippolito a Meleto Mostra Posizione
UBICAZIONE: in posizione isolata e seminascosta da alberi di alto fusto, a breve distanza da una strada di collegamento locale che passa nei pressi della villa di Meleto.
CENNI STORICI: la cappella in esame, realizzata per ricordare una persona o un evento, è della seconda metà del '700, al tempo in cui la nobile famiglia Ridolfi, proprietaria della citata villa di Meleto, era impegnata nella valorizzazione della relativa tenuta agricola. Non sono noti i motivi dell’abbandono, da cui dipende lo stato di degrado.
DESCRIZIONE: fabbricato a pianta ottagonale, con riferimento all’ottavo giorno del dramma della passione di Gesù e della resurrezione, avente tetto a padiglione, ora crollato.
La struttura comprende una serie di pilastri sui quali sono impostati archi a tutto sesto di sostegno a un tamburo che per ogni lato ha un occhio circolare.
Il Castellare Mostra Posizione
UBICAZIONE: in posizione isolata e dominante, raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero ‐ deviazione, a destra, della strada che conduce da Castelfiorentino a Ponte a Egola e San Miniato, passando da Casastrada.
CENNI STORICI: posto su quello che una volta era il tracciato della via Francigena “collinare”, il Castellare dovrebbe risalire, come fortino o torre di vigilanza, al X secolo. Il degrado e la trasformazione in fabbricato ad usi agricoli ha coinciso con la decadenza della citata via Francigena “collinare”.
DESCRIZIONE: a seguito di un recente intervento di restauro e di adattamento ad abitazione, Il Castellare ha l’aspetto di un grande fabbricato‐villa di campagna. Sono scomparse quasi tutte le tracce del passato, ad eccezione delle pietre squadrate di origine medievale per il momento non coperte dall’intonaco.
San Piero a Pisangoli Mostra Posizione
UBICAZIONE: alla periferia del capoluogo comunale e all’inizio della strada che conduce da Castelfiorentino a Ortimino e Montespertoli, passando dalla località San Piero Vecchio.
CENNI STORICI: un luogo chiamato Pisango o Pisangoli era noto alla fine del X secolo ed altrettanto noto era un castello di Pisangoli con annessa chiesa, detta di San Piero Vecchio, che ebbe vita lunga, fino al Settecento, quando venne demolita perché fatiscente e ricostruita non molto lontano, nel luogo in cui si trova oggi.
DESCRIZIONE: fabbricato d’aspetto moderno per un recente restauro, con pareti esterne intonacate e facciata nella quale si apre la porta d’ingresso e un soprastante rosone.
Da notare due contenitori in terracotta, al limite degli spioventi del tetto e un campanile a vela, nella parte posteriore, anch’esso con due oggetti decorativi in terracotta.
Photogallery
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